Pagina precedente Maneggiare le norme Pagina successiva Cosa non fare
Molto spesso il semplice cittadino, pur rendendosi conto che qualcosa non quadra nel modo come viene trattato, non riesce a districarsi da solo nei meandri della burocrazia.
Associazioni di consumatori e pazienti
In questi casi, a volte, è meglio rivolgersi ad una associazione per i diritti dei consumatori o dei pazienti facendo però attenzione ai conflitti di interesse. Molte di queste associazioni infatti ricevono gran parte dei loro fondi da aziende o da enti pubblici oppure sono emanazione di parti politiche e ciò riduce la loro affidabilità. E’ quindi importante verificare dal loro sito se pubblicano un bilancio o almeno un elenco dei sostenitori e, in questo caso, da chi hanno ricevuto fondi. Anche dallo statuto si può capire, a volte, se accettano finanziamenti senza considerare i conflitti di interesse. Queste situazioni sono particolarmente frequenti nell’ambito della salute. Ciò non significa che ci troviamo davanti a persone in malafede ma certo nemmeno garantisce la necessaria indipendenza. Tra le associazioni di consumatori davvero indipendenti segnaliamo ADUC www.aduc.it che vive unicamente di quote di iscrizione e non accetta nemmeno il 5 per mille.
Uffici Pubblica Tutela
In tutte le strutture pubbliche, inoltre, dovrebbe essere attivo (e segnalato sul sito aziendale) l’Ufficio Pubblica Tutela gestito da persona esperta nominata dall’Azienda ma da essa indipendente.
Ordini professionali
Se il problema coinvolge professionisti iscritti ad un Ordine (per esempio medici o psicologi) è anche possibile chiedere l’intervento dell’Ordine di appartenenza. Ciò può essere fatto non solo dagli iscritti ma anche dai semplici cittadini. Sui siti degli ordini professionali sono sempre pubblicati i codici deontologici che contengono le regole a cui gli iscritti si devono attenere. Queste regole però devono essere rispettate anche dalle organizzazioni in cui i professionisti lavorano. E’ importante leggerle perchè solo su quelle Il Consiglio dell’Ordine può intervenire, anche se fosse implicato un servizio pubblico. Si può per esempio segnalare una procedura che viola il segreto professionale o la libera scelta del luogo di cura ma non una lista d’attesa irragionevole o disservizi nelle prenotazioni.
Rivolgersi ad un sito di consulenza legale
Molti studi legali forniscono informazioni generali gratuitamente dai loro siti. Queste informazioni sono quasi sempre affidabili. Occorre solo evitare gli studi che, per evidente interesse economico, fanno pubblicità che incentivano ad intraprendere cause con poche possibilità di successo. Per alcuni problemi di carattere generale riguardanti persone svantaggiate esistono anche associazioni di avvocati volontari che offrono gratuitamente assistenza legale. Segnaliamo, ad esempio, il sito Avvocato da Strada per persone senza casa.