Benvenuti nel sito dedicato a Renzo Tramaglino
Sito, in corso di costruzione, rivolto ai cittadini che si trovano a dover fare i conti con l’effetto Azzeccagarbugli. Effetto per il quale l’esercitare un semplice diritto o interesse si scontra con un vortice di cavilli burocratici e para-legali.

A chi ci rivolgiamo
Ci rivolgiamo ai comuni cittadini che incappano nell’effetto Azzeccagarbugli.
Con ciò intendiamo tutti quei casi in cui avvalersi di un diritto, o anche esercitare un semplice interesse, apparentemente garantiti o anche non vietati dalla legge, diventa una corsa ad ostacoli. E ciò a causa di cavilli burocratici prima ancora che legali.
Cosa offriamo
Nel nostro piccolo, offriamo alcune informazioni e alcuni modelli di lettere, scritte in italiano chiaro e distinto, che, come sono state utili a noi e ad alcuni amici, speriamo possano servire anche ad altri, almeno in qualche caso, per dipanare matasse burocratiche.
Che competenze abbiamo
Non abbiamo nessuna competenza professionale in ambito legale ma solo un’esperienza decennale nella gestione di Azzeccagarbugli maturata come dirigente pubblico in area sanitaria, soprattutto nel settore dei Servizi per le Dipendenze. Tuttavia, da semplici utenti/clienti di organizzazioni pubbliche e private, abbiamo visto gli stessi meccanismi riprodursi in vari settori.
Perché lo facciamo
Lo facciamo perché riteniamo che l’effetto Azzeccagarbugli (e non la mafia, il debito pubblico o la disuguaglianza sociale) sia la principale palla al piede delle persone comuni. In primo luogo, infatti, compromette la certezza del diritto e, peggio, la certezza dei doveri e delle responsabilità. In questo modo distrugge la fiducia reciproca e quella nelle istituzioni. Fiducia che, tra l’altro, in centinaia di ricerche si continua a dimostrare uno dei principali fattori di progresso sociale ed economico. In secondo luogo, crea dal nulla la peggiore disuguaglianza: quella tra il burosauro che “sa” come “maneggiare” le norme a proprio vantaggio e il comune mortale che si perde in un ginepraio di interpretazioni a proprio danno.
Cosa non siamo
Questo sito non riceve nessun finanziamento pubblico o privato, non è collegato a nessuna attività economica e NON è:
- un movimento politico pro o contro qualcosa o qualcuno;
- un sito di consulenza professionale;
- una associazione.
Cosa vorremmo fermare
Ecco il meccanismo perverso che vorremmo fermare:
- qualcosa non funziona perché qualcuno, tenuto a farlo per legge o per contratto, non fa quello che deve;
- qualcun altro protesta oppure succede qualcosa di spiacevole; la questione arriva ai giornali o alle radio, poi alle televisioni (di solito previo giro sui social);
- chi di dovere, invece di chiedere conto a chi non fa ciò che dovrebbe, emana, di solito d’urgenza, altri regolamenti, circolari, decreti o, peggio, decreti-legge;
Tali provvedimenti vengono rigorosamente scritti in linguaggio criptico e ambiguo in modo da poter poi continuare all’infinito, nelle amministrazioni locali e (molto peggio) nei tribunali, la battaglia ideologica rabberciata in Parlamento.
Le malfatte norme si sommano a quelle già esistenti producendo una valanga di interpretazioni personali, circolari interpretative senza valore vincolante, declinazioni regionali e locali, ricorsi e controricorsi, sentenze creative. Tutto ciò non solo senza cambiare nulla nella vita degli inadempienti (che, per definizione, come ignoravano le norme precedenti, ignoreranno anche quelle successive) ma complicandola agli zelanti che siano cittadini o poveri amministratori di provincia, costretti ad inseguire altre sfiancanti ed inutili procedure. In questo ginepraio, oltre a tutto, le persone comuni finiscono per non sapere mai cosa si può, si deve o non si deve fare. Perciò, se semplici cittadini, spesso rinunciano a far valere le proprie ragioni a termini di diritto e magari cercano di ottenere quanto dovuto tramite raccomandazioni. Se funzionari o amministratori pubblici, nel dubbio, non fanno nulla.
In sintesi vorremmo (sempre nel nostro piccolo) provare a portare la nostra piccola favilla alla gran fiamma che, prima o poi, dovrà arrivare per spazzare via i ciclisti che non pedalano invece di continuare a perdere tempo con i cambi di bicicletta.
“All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle.”
Dottor Azzecca-garbugli a Renzo
ne “I Promessi Sposi”
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