Tasse e balzelli

Pagare il dovuto ma…

In base ai dati del Dipartimento delle Finanze in Italia nel 2022 il 13,94% dei contribuenti cioè quelli con redditi superiori a 35000 euro lordi all’anno, ha pagato il 62,52 per cento di tutta l’IRPEF, senza usufruire di alcun beneficio pubblico. In compenso, il 47% dei cittadini dichiara di non avere nessun reddito e quindi non paga nulla ed ha anche diritto ad una serie di esenzioni e facilitazioni. I “ricconi” che mantengono i servizi pubblici (scuola, sanità, giustizia, strade, protezione civile, difesa eccetera) sono in grandissima maggioranza lavoratori dipendenti e pensionati. Mentre altri dati dimostrano che i “poveri”, miracolosamente, possono permettersi, in media, alti livelli di spesa. Si chiama evasione fiscale e condiziona sia l’altissimo indebitamento pubblico sia la tendenza delle pubbliche amministrazioni ad inventarsi balzelli da esigere dai soliti pagatori. Gli “altri”, infatti, oltre ad essere difficilmente incastrabili sono, ahimè, anche la maggioranza degli elettori e spesso, per di più, organizzati in corporazioni rissose e ben decise a continuare così.

Non tutti il balzelli però sono giustificabili a norma di legge. Nel dubbio è consigliabile verificare, in primo luogo, se la questione è già stata sollevata da altri e come si è conclusa. usando le giuste parole chiave su un motore di ricerca ed aggiungendo “sentenza” oppure “vertenza” è abbastanza facile trovare informazioni utili. E’ anche possibile appoggiarsi ad una associazione di consumatori, possibilmente scegliendo tra quelle che non presentino conflitti di interesse economici o ideologici.

Come sempre poi il primo passo è inviare una richiesta ben scritta al responsabile dell’Ufficio che ha richiesto il balzello.

Richiesta riduzione TARI e/o adeguato servizio seconda casa